Si è concluso il Terzo Round di negoziati, tenutisi a Brest in Bielorussia, tra la delegazione russa e quella ucraina.
La Russia ha comunicato all’Ucraina che può fermare “l’operazione speciale” lanciata nel Paese “in qualsiasi momento”, se Kiev rispetterà le condizioni espresse da Mosca, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in un’intervista alla stampa internazionale.
L’Ucraina, secondo Peskov, dovrebbe:
– Modificare la costituzione e rinunciare a qualsiasi prospettiva “di aderire a un blocco”
– Le autorità di Kiev dovrebbero riconoscere la Crimea come parte della Federazione Russa, e le autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk come Stati indipendenti.
“Stiamo portando avanti la demilitarizzazione dell’Ucraina e la completeremo”, ha detto Peskov, affermando poi che gli ucraini “dovrebbero cessare le ostilità”.
Questo tipo di trattative fanno capire che non ci sono trattative. La federazione russa sta dicendo agli sconfitti cosa devono fare se non vogliono ancora militari dell’armata rossa in casa.
Nessuna trattativa tra pari permette di non avere nulla in cambio. Cioè non so se vi rendete conto: hanno chiesto all’Ucraina di cambiare la Costituzione e (fondamentalmente) di andare ad elezioni. Cosa darà la Russia in cambio?
I militari russi lasceranno prima il suolo ucraino.
Questa è una disfatta totale, una conquista totale.
Le condizioni non le detta la Nato, che sta a guardare impotente. Le condizioni non le detta il Governo nazionalista ucraino. Le condizioni le detta Vladimir Putin.
Se il Governo nazionalista ucraino non farà gesti sconclusionati, assisteremo alla smilitarizzazione del suolo ucraino molto rapidamente (e sono passati solo 11 giorni).
LA GUERRA E’ FINITA
E’ IL TEMPO DI TORNARE A CASA
STAY TUNED
