TRUMP PORTO’ LA PACE IN MEDIO ORIENTE CON UN CAPOLAVORO

Oggi sono 240 giorni che Trump siglò l’ accordo di Pace di Abraham, il 15 settembre 2020 alla White House. Questo accordo stabilizzò tutto il Medio Oriente, compresi i rapporti tra Israele e Palestina.
A quanto pare la sua assenza ha fatto si che ricomparissero vecchie ferite non ancora marginate.

Il mese prima, il 13 Agosto, Trump alla White House, stipulò un accordo in cui Israele si impegnava ufficialmente a non tentare più di annettere i territori della Cisgiordania (Palestina):

Questa è la mappa che Trump disegnò che piacque ad entrambi i popoli:


Trump designava territori precisi e separazione netta fra i 2 stati: Palestina e Israele. In questo modo non ci sarebbero più potuti essere conflitti.

La mappa “più che raddoppierà il territorio palestinese e fornirà una capitale palestinese a Gerusalemme est”, dove Trump disse che gli Stati Uniti apriranno un’ambasciata.

L’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) ha affermato che il piano di Trump darebbe ai palestinesi il controllo di oltre il 15% di quella che ha definito la “Palestina storica”.

Un’opportunità per i palestinesi di “realizzare un proprio stato indipendente”
“Nessun palestinese o israeliano verrà sradicato dalle proprie case” – suggerendo che gli insediamenti ebraici esistenti nella Cisgiordania occupata da Israele rimarranno.
Israele lavorerà con il re di Giordania per garantire che lo status quo che governa il luogo sacro chiave di Gerusalemme, noto agli ebrei come Monte del Tempio e al-Haram al-Sharif per i musulmani, sia preservato.

Diversi poco informati sostenevano che Trump fece tutto ad insaputa e contro la volontà dei Palestinesi. In questo articolo potete scoprire come Trump incontrò di persona alla Casa Bianca il presidente palestinese. Anche i palestinesi volevano la pace: 

La cerimonia di firma della Casa Bianca degli Accordi di Abraham – che normalizzano le relazioni tra Israele e Emirati Arabi Uniti e Bahrain – si svolse il 15 settembre 2020 (240 giorni fa), con il Primo Ministro di Israele Benjamin Netanyahu, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il Ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti Sheikh Abdullah bin Zayed Al Mahyan e il Ministro degli Esteri del Bahrain Abdullatif Al Zayani.

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