Papa Francesco, dopo aver pubblicato l’encliclica (lettera apostolica indirizzata ai fedeli) “Fratelli tutti”, ha fatto un’altra dichiarazione, che segna una definitiva riforma alla chiesa cattolica.
L’ enciclica resa pubblica il 4 ottobre 2020, afferma che l’occidente dovrebbe accogliere tutti i clandestini che arrivano dall’Africa e non (come pensano alcuni partiti politici) respingerli.
L’ultima enciclica sembra più un messaggio politico che spirituale, Gesù stesso viene nominato pochissime volte.
Mercoledì 21 ottobre alla fiera del Cinema di Roma, è stato trasmesso un documentario in cui Papa Francesco ha detto:
“Le persone omosessuali nel mondo hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo.
Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo”.
Anche questa volta è un messaggio politico, che va oltre perchè chiede che gli omosessuali formino una famiglia.
Questa che al giorno d’oggi può sembrare una cosa oramai assodata, non lo è per nulla, soprattutto per la Chiesa Cattolica. Inoltre attenzione alle parole utilizzate “le persone omosessuali hanno diritto ad una famiglia”.
Voi mi direte: e che c’è di strano?
Famiglia, in senso stretto, non significa due persone che si vogliono bene e vivono sotto lo stesso tetto. La famiglia per nascere deve basarsi su due pilastri:
- matrimonio
- Prole
Questo significa che non sarà difficile sentire fra qualche tempo il Pontefice parlare di matrimoni gay e adozioni per coppie gay.
Questo per un politico progressista è normale, per un Papa vi assicuro che non è normale.
Restate vigili.
