LA DISCREZIONALITÀ DELLA NORMA

Giorgia Meloni ieri in parlamento ha toccato un punto a mio avviso fondamentale: la legge non può essere discrezionale (interpretabile soggettivamente).

Non è accettabile che un Governo dia delle regole di comportamento ambigue e poi scarichi sui vigili l’onere di interpretare le norme. Le leggi devono essere chiare e facilmente interpretabili.

Ho visto multare vecchietti sulla panchina perchè si riposavano; multe a colleghe che si recavano al posto di lavoro con la stessa auto.
Ho visto multare persone che avevano acquistato pochi prodotti al supermercato (nella norma non c’era scritto “vai al supermercato ed acquista minimo 10 pezzi”).
Ho visto multare un una donna che portava un suo congiunto all’ospedale perchè malato di cancro. Ho visto multare un padre a passeggio con un bambino e addirittura malmenare una coppia (uomo e donna) di ciclisti nei pressi della loro abitazione. Questa è una vergogna. Le forze dell’ordine hanno le loro gravi colpe, ma il Governo ne ha di più. Leggi chiare! Giuseppe Conte, meno male che sei un avvocato!

“Con la discrezionalità della norma hanno impedito alle persone di celebrare i funerali, ma allo stesso tempo permesso le manifestazioni in piazza del 25 aprile. Hanno impedito agli italiani di uscire di casa, ma permesso ai mafiosi di uscire di galera. Hanno impedito alle madri di portare i loro figli al parco, ma consentito di far rimanere in quei parchi gli spacciatori nigeriani. Solo io trovo assurdo tutto ciò?”

GIORGIA MELONI (30 Aprile 2020)

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