IL PUNTO NELL’UNIVERSO PIÙ LONTANO

“Edwin Hubble, nato il 20 novembre 1889, dimostrò nel 1924 che il cosmo non termina con la Via Lattea e nel 1929 che si espande.

Vedete questa macchiolina rossa, per esempio? È una galassia e si chiama GN-z11. È stata osservata con un telescopio spaziale intitolato proprio a Hubble. È talmente lontana da noi che la sua luce risulta “allungata” al punto da essere addirittura uscita dallo spettro visibile! Esatto, è così lontana da essere osservabile soltanto con un sensore a infrarossi.

GN-z11 è l’oggetto noto più distante da noi. La sua luce ha impiegato 13,4 miliardi di anni per arrivare qui, partendo appena 400 milioni di anni dopo il Big Bang. La distanza che ci separa da GN-z11 è impressionante: parliamo di 32 MILIARDI di anni luce. Sono TRECENTOMILA MILIARDI DI MILIARDI di km.

L’espansione dell’universo, confermata da Hubble, la fa allontanare così rapidamente da noi che nessun segnale partisse oggi da qui riuscirebbe mai a raggiungerla. Possiamo vederci com’eravamo 13,4 miliardi di anni fa, ma non possiamo più parlarci. Ciascuno è per l’altro non più che un fantasma infrarosso di un lontano passato”.

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