IL PIANO ANTI PANDEMIA

Le testimonianze, gli atti e i documenti raccolti, presto dovranno essere trasmessi alle Procure.
Lo studio pubblicato a maggio 2020 sul sito dell’ OMS, poi scoparso nel giro di 12 ore, che stigmatizzava il piano Pandemico italiano del 2017, affermando che fosse in realtà copiato da quello (sempre italiano) del 2006. Se ne sta occupando la Procura di Bergamo.
La Procura ha recuperato tutte le circolari del Ministero della Salute e ha acquisito tutti i Piani Pandemici pubblicati negli anni dal Governo.

Il Procuratore capo, Antonio Chiappani, intervistato dal Corriere della sera, parla di “Italia impreparata”. Ci vorrà tempo per capire cosa sia realmente accaduto in Val Seriana (Bergamo e dintorni) sin dall’ inizio della Pandemia. Il reato ipotizzato è di Epidemia Colposa. Ma altre accuse potrebbero anche fioccare agli ospedali della zona, che non hanno eseguito correttamente i protocolli.
A conferma che non ci fosse un Piano Pandemico già pronto il Procuratore dice:

“Solo in seguito, dopo la comunicazione dei casi in Cina, l’ Istituto Superiore di Sanità ha presentato un piano strategico che però ha deciso di secretare. L’ OMS aveva lanciato l’ allarme il 5 gennaio e il 31 gennaio il Governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza. Eravamo impreparati, questo oramai mi pare un dato acquisito. C’è stata tanta improvvisazione.

Dobbiamo scoprire come sia stato possibile che in questa zona ci sia stato il numero più alto di contagiati”.

Il giornalista specifica che all’ epoca (2017) il direttore Generale della Prevenzione (quello che si doveva occupare di preparare un Piano Pandemico aggiornato) era Ranieri Guerra, poi promosso “direttore aggiunto” dell’ OMS e anche attuale membro del Comitato tecnico scientifico. Risponde il Procuratore:
Il Professor Guerra, proprio perchè membro dell’ Oms, gode di immunità diplomatica”.

(In foto Antonio Chiappani Procuratore di Bergamo)

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