IL COMUNICATO PSI

Questo è un documento di allarme sul periodo Covid-19 e sulla sua gestione. Il presente Comunicato offre infatti la visione professionale di oltre 700 psicologi e psichiatri italiani relativa ai fattori che hanno determinato forti scosse sul versante psicologico e comportamentale a carico della popolazione; è finalizzato a non ripetere gli stessi errori e, soprattutto, a sollecitare una ripresa realmente rispettosa ed attenta alle esigenze esplicite ed implicite delle persone.

La prima sollecitazione a creare il presente Comunicato è rappresentata dalle gravi condizioni psicologiche che la natura e la gestione del lockdown ha comportato:

1)Isolamento
In particolare l’isolamento è da sempre associato a conseguenze sul piano psichico e somatico che comportano una caduta sulle possibilità di resilienza e di corretto funzionamento del sistema immunitario.

2)Sintomi depressivi
Molteplici survey ed osservatori clinici, hanno rilevato un aumento dei sintomi depressivi nella popolazione. Nuovamente, tali sintomatologie hanno una ricaduta sul sistema immunitario.

3)Violenza e aggressività
La limitazione della libertà, la paura e la preoccupazione per il futuro hanno dato l’avvio a risposte disforiche.
La violenza domestica è aumentata, così come episodi di aggressione verbale e fisica tra individui familiari o non familiari. La sospettosità paranoide nei confronti degli altri, come “portatori di malattie” e untori, è ormai l’oggetto principale della disgregazione della comunità.

4)Overdose tecnologica
L’evoluzione tecnologica non può essere associata all’evoluzione dell’individuo e della società; in diversi casi può compromettere infatti le normali capacità cognitive e la regolazione emotiva.

Inoltre:
Medici e virologi hanno comunicato in maniera allarmante e con dati pilota non sempre attendibili. La comunicazione non è stata sobria né chiara.
La comunicazione ufficiale non ha responsabilizzato i cittadini ma ha utilizzato come mezzo di controllo comportamentale la paura (contagi, sanzioni, minacce di prolungamento del periodo di emergenza).

L’ansia generalizzata, infatti, produce effetti a lungo termine che possono evolvere in disturbo post traumatico da stress o sintomi depressivi.

PROPOSTE E RICHIESTE:

1)Ripristinare una comunicazione realmente democratica e pluralistica, libera e di confronto.
Rivendichiamo pertanto il diritto di ogni cittadino a poter ascoltare le differenti opinioni in gioco per poterle approfondire, se lo reputa opportuno.

2)Promuovere una cultura della salute
Mangiare sano, fare movimento, conoscere e gestire lo stress, non fumare né assumere sostanze tossiche, dovrebbe rappresentare un impegno per ognuno di noi, ed i mezzi di comunicazione dovrebbero trasmettere informazioni a tal riguardo.

3)Riconoscere pubblicamente gli errori commessi
L’autorevolezza tuttavia non si ottiene non sbagliando mai, ma ammettendo e facendo ammenda sui propri errori, per ripartire in maniera più consapevole e ragionata.

emerge una marcata superficialità del livello di attenzione che è stato posto – da parte delle autorità – sulle drammatiche conseguenze in termini di disagio psichico globale.

IN CONCLUSIONE:
Noi specialisti della salute psichica,
ci impegneremo a sostenere tutti quei comportamenti virtuosi in grado di favorire il maggior benessere psico-fisico, e ci impegneremo a promuovere la bellezza e la ricchezza del libero pensiero.

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