“Dopo esser stata criticata per un mese circa, la Svezia si prende sua rivincita.
Il NYtimes le dedica un lungo reportage a pagina 5 in cui racconta come, numeri alla mano, gli svedesi sono quelli che hanno avuto ragione in Europa: hanno minimizzato i contagi, senza mettere in difficoltà il proprio popolo.
Se pensate che quel modello funziona perché gli svedesi sono pochi, vi sbagliate.
E infatti il New York Times non accenna a questa cosa, Stoccolma ha il doppio della densità di Roma (5200ab/km2) e grande vitalità nelle sue strade. Il punto è un altro, dice il New York Times, forse sta nel senso di responsabilità dei suoi cittadini.
Stoccolma non ha chiuso neanche i cinema, ma ha evitato solo i grandi assembramenti di oltre 50 persone, ha chiuso i musei, e cancellato gli eventi sportivi.
Non ha chiuso i ristoranti, né barbieri, né le scuole, né palestre, né i confini.
Gli svedesi hanno continuato a vivere normalmente.
Sono state dettate regole per il distanziamento sociale, che sono spesso dei suggerimenti.
I poliziotti non possono obbligarti, ma solo chiedere cortesemente di tenere un determinato comportamento, e se usi la mascherina all’aperto ti guardano come fossi un marziano.
Ma in linea di massima la loro strategia ha avuto senso. Ha spiegato il virologo Tegnel che è oramai diventato una star nel suo paese, “se chiudiamo, oltre al danno c’è la beffa, perché poi come si fa a far ripartire un’economia dopo averla distrutta?”.
Come si fa a tirare su un popolo dopo averlo terrorizzato e demoralizzato?”.