APPROPRIAZIONE CULTURALE PARTE 5

Gli afroamericani del movimento Black lives matter percependosi oppressi e tiranneggiati da una civiltà che non è la loro, si dicono decisi a rifiutare la cultura europea e, anzi, sono diventati gelosissimi della loro. È per questo che parlano in continuazione di «appropriazione culturale». Di che cosa si tratta? Facciamo un esempio: se un bianco si fa un giro per Harlem (quartiere afroamericano di New York) con i dread (treccine afro), ci sono ottime possibilità che passi un brutto quarto d’ora. Il motivo? Secondo gli afroamericani si è «appropriato» di un prodotto culturale delle minoranze.

Abbiamo già visto negli altri articoli che le appropriazioni culturali sono motivo di crescita e non di rabbia o invidia. Io sarei felicissimo se un clandestino nigeriano invece di spacciare droga per le piazze di Pistoia, studiasse per diventare chirurgo e salvasse le vite degli italiani. Mi sentirei derubato della mia cultura? No.

La cultura è un dono che tu fai, non è una cosa da non condividere con gli altri. L’importante che non si voglia distruggere con prepotenza la cultura degli altri.

Questo movimento che abbatte le statue, sta agendo con prepotenza, perchè non rispetta i sentimenti degli occidentali. Quelle statue rappresentano i nostri antenati. Fa male vederli abbattuti.

Non ci sono giustificazioni a questa violenza e chi tenta di giustificarla significa che non si riconosce nella sua cultura, ma vuole che lo straniero la violenti. Povero fesso.

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