I documenti trapelati rivelano che il servizio postale degli Stati Uniti ha condotto uno sforzo di sorveglianza.
“Il braccio delle forze dell’ordine del servizio postale degli Stati Uniti ha gestito in silenzio un programma che tiene traccia e raccoglie i post sui social media americani, compresi quelli sulle proteste pianificate”, ha riassunto Yahoo News.
Internet Covert Operations Program, noto come iCOP, che utilizza gli analisti per esplorare i siti dei social media alla ricerca di post “provocatori”.
“Gli analisti dell’iCOP del servizio di ispezione postale degli Stati Uniti (USPIS) hanno monitorato l’attività significativa relativa alle proteste pianificate che si sono svolte a livello internazionale e nazionale il 20 marzo 2021” afferma il bollettino fatto circolare dall’ Homeland Security.
In risposta a un evento “World Wide Rally for Freedom and Democracy”, gli analisti di iCOP sono stati impiegati per monitorare i post rilevanti sui social media.
