TRUMP: L’ESPOSIZIONE FINALE DEI 4 LEADER DEMOCRATICI

Nell’ultimo Statement il Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, ha condiviso un articolo dal sito di AMAC (Association of Mature American Citizens).

L’articolo dice il seguente:

“È incredibile pensare che solo undici mesi fa i Democratici celebrassero il controllo unificato del governo per la prima volta in più di un decennio.
Joe Biden si era assicurato la Casa Bianca e due elezioni in Georgia avevano dato al partito la maggioranza più esile al Senato. Era una vittoria di misura, certo, ma erano comunque giubilanti.

In meno di un anno, però, quasi tutti concordano sul fatto che il Partito Democratico sia in caduta libera. Si chiama “Joe, Kamala, Nancy [Pelosi] o Chuck [Schumer]?” E il gioco è indovinare chi – se c’è – sarà ancora in carica tra un anno.

Per quanto sorprendente possa sembrare, il leader democratico più vulnerabile potrebbe essere il presidente in carica degli Stati Uniti che non dovrà affrontare la rielezione per altri tre anni.

Da quando è entrato in carica, Biden ha supervisionato una disastrosa sconfitta americana in Afghanistan, un’inflazione record, una crisi di confine di portata senza precedenti, ondate di criminalità nelle città degli Stati Uniti, attacchi ransomware alle infrastrutture più critiche del paese e numeri in aumento di COVID-19 morti nonostante siano stati consegnati tre vaccini dall’amministrazione Trump, tra le altre crisi causate o direttamente aggravate dalle politiche della sua amministrazione.

C’è anche il fatto sempre più ovvio delle facoltà mentali in declino di Biden. Appare raramente in pubblico. Le gaffe di Biden hanno imbarazzato il paese sulla scena mondiale e spesso si allontana durante gli eventi, apparentemente dimenticando dove si trova […].

Proprio questo mese, si è addormentato durante un’importante conferenza internazionale sui cambiamenti climatici.

Persino i Democratici sembrano riconoscere che l’amministrazione Biden potrebbe essere già troppo lontana per essere salvata.

Se la governance fallimentare e l’impopolarità di Biden continuano a impedire il successo democratico nelle future elezioni, la pressione interna potrebbe aumentare per una nuova direzione – e non dimentichiamo che ha un vicepresidente insolitamente machiavellico che sta apertamente complottando per prendere le redini [sanno già tutto, sanno che Kamala sta tentando di prendere il potere, ndr].

I problemi dei democratici alla Casa Bianca non si fermano a Joe Biden. Kamala Harris ha attualmente un indice di gradimento del 28% , persino inferiore a quello del suo capo.
Harris è stato anche forse ancora più sfuggente del presidente, dovendo ancora tenere una conferenza stampa da solista e cadere vittima dello stesso tipo di gaffe verbali di Biden nelle sue rare interviste.

Sono emersi anche in questi giorni di crescente tensione tra Harris e il suo staff da un lato, e il personale di Biden dall’altra. Sono circolate voci secondo cui Biden potrebbe persino prendere in considerazione la possibilità di nominare Harris per un seggio alla Corte Suprema se uno diventa vacante in modo da poter selezionare un nuovo vicepresidente [Sono ai ferri corti, autodistruzione mode-on, ndr].

Dopotutto, la prima donna nera alla Corte Suprema è un posto migliore nei libri di storia che essere un vicepresidente insolitamente impopolare [stanno suggerendole di trovarsi un ruolo duraturo, Giudice della Corte Suprema, piuttosto che quello di un vicepresidente provvisorio, ergo, sta per tornare Trump! Ndr].

NANCY PELOSI

Alla luce dei risultati delle elezioni di questo mese, è anche ipotizzabile che Pelosi, Speaker della Camera, voglia evitare di presiedere quello che potrebbe essere un crollo storico nel midterm del 2022. Se la Speaker di 81 anni decide di andare in pensione presto, potrebbe ancora essere in grado di nominare il suo erede e salvare parte della sua eredità – una prospettiva invitante per un politico di carriera [anche lei è in un vicolo cieco, le conviene, per non sporcare la carriera, dimettersi, ndr].

CHUCK SCHUMER

Il leader della maggioranza al Senato Se non riesce a concludere un accordo, sarebbe un duro colpo sia per l’amministrazione Biden che per la leadership di Schumer, creando probabilmente una crisi di fiducia tra i Democratici del Congresso.
Con la rielezione di Schumer incombente nel 2022, i progressisti potrebbero vedere il blu profondo di New York come un’opportunità per eleggere una figura più radicale come la collega newyorkese Alexandria Ocasio-Cortez, inviando un messaggio potente sull’ascesa dell’estrema sinistra. Non c’è dubbio che se AOC pensasse di poter prendere il posto di Schumer e vincerlo, lo farebbe [anche per lui, nonostante sia quello meno in crisi, il tempo rimasto è fino a Novembre 2022, ndr]”.

IL TEMPO CHE GLI RIMANE E’ MOLTO POCO

L’ASSALTO FINALE ALLA DEMOCRAZIA AMERICANA E’ UFFICIALMENTE COMINCIATO

Il giro di Boa di Dicembre è arrivato e i Patrioti non possono più aspettare.

L’inchiesta Durham sta facendo il suo inesorabile corso.

Ma i Patrioti potrebbero chiuderla prima, optando per una Secessione degli Stati Uniti d’America.

Sono sempre più all’angolo e le de-certificazioni spingono fortissimo e la Corte Suprema comincia a scaldarsi.

QUESTA NON ERA UN’ALTRA SEMPLICE ELEZIONE DI 4 ANNI.

NON AVRANNO PIU’ POSTI DOVE NASCONDERSI

STAY TUNED

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