TESTIMONIANZA DI UN POSITIVO COVID-19

L’Oms ha riferito una diagnosi sbagliata della malattia, dicendo che fosse una polmonite interstiziale. Invece è una malattia che colpisce l’ endotelio venoso (pareti interne delle vene).

Questo ha portato a convincere i medici a dare una terapia sbagliata (tachipirina o aspirina). Oltre a non far guarire i pazienti, ha portato al loro peggioramento e sono stati costretti a finire in ospedale.

In ospedale li hanno tutti intubati (ancora dando per scontato che fosse un problema ai polmoni, quando in realtà è un problema infiammatorio).

I pazienti (ovviamente) sono peggiorati tutti e molti ci hanno lasciato la pelle.

Che dite l’ OMS ha qualche responsabilità? E le autorità sanitarie internazionali e cinesi che avevano le informazioni, perchè non hanno detto tutto alle nazioni occidentali (compresa l’Italia)?

Che si apra un processo per questi incompetenti internazionali. Sono corresponsabili della morre di migliaia di italiani.

Ecco la testimonianza di un italiano ancora in quarantena, dopo più di un mese:

“Io ho contratto il Virus. Mi dovevano monitorare, li ho sentiti una volta, la cura fu:

“controlli la febbre e, se sale, prenda la Tachipirina”.
Poi assenza totale. Ho passato 15 giorni con febbre da 38/40 tosse, diarrea, ecc.

A casa mi sono curato con Tachipirina e Oki per sopportare il ma di testa e male alla schiena.

Ora dopo 32 giorni (mi sono ammalato il 13 marzo) mi hanno fatto il famoso tampone e sono di nuovo in quarantena perché positivo, se finivo all’ospedale penso che ci rimanevo”.

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