Senza Trump pare che la Nato sia di nuovo impazzita e gli Stati Uniti di Joe Biden la lascino fare.
L’uscita di Putin dalla Nato, da un lato è stata doverosa, perché sembra essere l’esercito di Washington, più che un esercito comune per mantenere la pace, dall’altro è stato un grosso azzardo, perché questo darà il pretesto agli “alleati” di considerarlo un potenziale nemico da controllare.
Putin parla di una “sfida seria”: il ministero vede un potenziale teatro di guerra.
Il presidente della Russia Vladimir Putin dice che gli Stati Uniti e altri alleati della NATO stanno compiendo azioni provocatorie facendo navigare navi da guerra nel Mar Nero vicino al suo territorio.
Inviteremmo la Tecno-Europa a stare calma e lasciare in pace i confini Bielorussi e Russi, ma sappiamo benissimo che non lo faranno.
“Siamo pronti ad aiutarlo [Lukashenko] con tutti i mezzi se ovviamente qualcosa dipendesse da noi”, ha detto Putin.
La Russia è un alleato chiave della Bielorussia, che secondo l’Unione europea è stata responsabile dell’arrivo di migliaia di migranti, la maggior parte dei quali dal Medio Oriente, e li ha spinti a cercare di entrare illegalmente in Polonia.
La Russia nega che Mosca e Minsk siano state coinvolte. Putin ha accusato l’Occidente della crisi riferendosi ai conflitti in Iraq e Afghanistan.
A nord di Kiev c’è la Bielorussia di Lukashenko (alleato di Putin) e subito confinante ad Est, Mosca.
La Nato si sta spingendo troppo ad Est, secondo il Cremlino.
Nonostante Putin avverta Minsk mentre la controversia con l’Europa si intensifica rapidamente, Lukashenko chiede di più, vuole che i sistemi missilistici russi Iskander con capacità nucleare vengano schierati nel sud e nell’ovest del paese, ha detto in un’intervista a una rivista di difesa russa.
E’ riuscito Trump nel lavoro di pulizia della Nato?
O è ancora un esercito impazzito che risponde alle lobby dell’acciaio?
Sono fuochi di paglia o hanno i mezzi reali per affrontare la Russia?
Lo scopriremo molto presto.
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