La teoria dell’ austerity proposta da Mario Monti e da tutti i Governi nominati dall’ estero, propone ed impone l’ aumento delle tasse, per togliere alle famiglie la capacità di spendere soldi.
Questa capacità di spendere – potere di acquisto – se diminuisce, riduce la “domanda interna”. Ovvero in tutto il Paese italia, si vendono meno prodotti. Questo spendere di meno, non riusciamo a capire come possa migliorare il paese e non peggiorarlo. Vediamo un po’ di dati:
Secondo uno studio della CGIA di Mestre negli ultimi 10 anni 200mila tra negozi e botteghe hanno chiuso.
Con le famiglie italiane che hanno ridotto i consumi per 21,5 miliardi di euro.
Al primo posto le famiglie del Sud, che hanno speso in media meno 1572 euro all’anno;
meno 936 euro al Nord;
meno 372 euro al Centro.
Questo il risultato delle politiche di austerity neoliberiste (aumenti delle tasse e tagli della spesa pubblica), che avrebbero dovuto far migliorare il Paese.