L’ACCORDO MILITARE TRA RUSSIA E BIELORUSSIA

Mossa rapida dei Patrioti

Via dalla Nato e mossa di scacchi perfetta:

“La Russia e la Bielorussia firmano un accordo quadro per dare vita ad un’Unione tra i due Stati. Attraverso questo accordo, la cooperazione militare tra i due Paesi sarà molto più stretta ma il documento prevede anche una maggiore integrazione dei sistemi politici ed economici delle due nazioni. Lukashenko sta facendo la cosa più intelligente che potesse fare. Sta blindando la Bielorussia. Nell’ultimo anno e mezzo, i poteri globalisti del forum di Davos hanno chiesto a Lukashenko di adeguarsi all’agenda del Grande Reset e di eseguire l’operazione […] del coronavirus anche in Bielorussia. Il Fondo Monetario Internazionale si fece persino avanti attraverso la proposta di una tangente al presidente bielorusso che superava la folle cifra di 900 milioni di dollari.

Lukashenko rifiutò e partì l’ordine di rovesciarlo. Nel Paese iniziarono a manifestarsi proteste orchestrate da Ong collegate a George Soros che assomigliavano molto alle classiche rivoluzioni colorate finanziate dal fondatore della Open Society. Questi tentativi fallirono perché la stragrande maggioranza del popolo bielorusso è dalla parte del suo presidente.

Ora però qualsiasi velleità di rovesciare Lukashenko è definitivamente morta perché Lukashenko attraverso l’accordo militare con Putin si è messo di fatto sotto l’ombrello militare della Russia.

Pertanto per il mondialismo in Bielorussia la partita è definitivamente chiusa”.

CESARE SACCHETTI

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