Anders Tegnell, l’ epidemiologo di fama mondiale, che si è occupato dell’emergenza pandemica in Svezia, si è sempre pronunciato contro l’uso delle mascherine.
A settembre ha dichiarato:
“Con i numeri che diminuiscono molto rapidamente in Svezia, non vediamo alcun motivo per indossare una maschera facciale, nemmeno sui mezzi pubblici.
I risultati che sono stati prodotti attraverso le maschere sono sorprendentemente deboli, anche se molte persone in tutto il mondo le indossano.
Sono sorpreso che non abbiamo più studi o studi migliori che mostrino quali siano gli effetti delle mascherine. Paesi come la Spagna e il Belgio hanno fatto indossare maschere alle loro popolazioni, ma il loro numero di infezioni è comunque aumentato“.
La rivista statunitense Newsweek ha scritto che all’inizio di questo mese: “il tasso di mortalità della Svezia per COVID-19 è inferiore a quello della Spagna, del Regno Unito e dell’Italia, paesi che hanno tutti imposto il blocco”.
Italia e Svezia possiamo considerarli paesi simbolo di due approcci completamente opposti. La Svezia preferisce lasciare libertà ai cittadini e far raggiungere l’immunità di gregge, rafforzando il sistema immunitario (d’ altronde gli svedesi sono tosti, vivono a -20 gradi centigradi).