Giovanni Toti, presidente della Liguria, insieme ai presidenti della Lombardia e del Piemonte, ha proposto di tutelare gli over 70.
Quindi proteggerli a casa loro, ma far continuare a vivere i giovani e gli adulti.
In realtà anche Vittorio Colao (super commissario per l’ emergenza) nella prima fase di Marzo, aveva proposto la stessa cosa, ma molti scienziati erano contrariati all’ idea e allora si evitò di applicarla.
Secondo Toti proteggendo questa categoria di persone, i decessi in ospedale per Covid si ridurrebbero notevolmente. Gli diamo assolutamente ragione, perchè l’ 86% dei decessi per Covid è stato di anziani. Toti su twitter ha sbagliato la forma, ma non la sostanza. Si è scusato pubblicamente, anche ammettendo che non è stato lui a scrivere il tweet, ma un suo collaboratore che si occupa di social. Il tweet in questione diceva che muoiono “per lo più persone anziane, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”.
Toti si è difeso rispondendo: “E’ un passaggio scritto in modo maldestro e mi dispiace se ha ferito qualcuno. Ma la sostanza è chiarissima. E’ più giusto adottare politiche che contengano il danno proteggendo i più fragili e esposti (over 70) o impedire che vadano a scuola, all’ università, a lavoro persone giovani, sane, che spesso sono asintomatici o superano senza problemi la malattia?”.
Subito i giornalisti hanno detto che Toti vuole ghettizzare gli anziani (come si faceva in epoche buie della storia). Allora ha dovuto di nuovo chiarire:
“Non è ghetto, è protezione. Mio padre ha 81 anni, è cardiopatico, sta molto attento ad uscire di casa e fa bene. Mia sorella ha 50 anni, fa la commessa, se il suo negozio chiude, non avrà un lavoro”.
