LA CABINA DI REGIA PIRAMIDALE

Si prevede una struttura piramidale per organizzare come spendere i soldi del Recovery Plan (dal 2021 al 2027) in cui Giuseppe Conte sarà al vertice. Sotto di lui 2 ministri (probabilmente quelli scelti da Bruxelles, quindi Gualtieri del PD e Patuanelli del M5s). Sotto i 2 ministri, 6 manager (uno per ogni settore in cui saranno investiti i denari prestati). Sotto i 6 manager, 300 tecnici e burocrati esterni (una sorta di secondo parlamento ombra)… Bella robba davvero…

Esatto, gli altri ministri della Repubblica varranno meno di questi Pinco Pallini messi da Giuseppe Conte.
Un altro abominio giuridico che sputa in faccia alla Costituzione e al voto democratico.
Lo stesso Carlo Calenda, vicino alla Maggioranza afferma:

“I ministri hanno poteri che sono attribuiti e non possono essere tolti. Quando viene costruita una struttura parallela, piramidale, dove c’è Conte sopra, due ministri sotto, 6 manager e 300 persone sotto, è inevitabile che questa struttura vada in conflitto, perchè i ministri devono firmare gli atti che sono decisi da altri”.

Conclude Caldenda: “Questo modo di affrontare il Recovery Plan alla fine lo bloccherà. Se si continuano a costruire sovrastrutture di sovrastrutture, si crea un gran macello”.
Ettore Rosato del PD dice: “non vorrei fosse un commissariamento dei ministri, in cui mettiamo qualche burocrate a decidere al posto loro”.

Forza Italia è ancora più dura: “Una piramide burocratica, al cui vertice siede il presidente Conte affiancato da due ministri, subito sotto i 6 manager e 300 tecnici. Una struttura tentacolare destinata a bloccare ogni iniziativa sui 209 miliardi del Recovery plan a causa dei conflitti di competenze”.

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