L’ ACCADEMIA DELLA CRUSCA SI PRONUNCIA

“Dallo smart working al lockdown, durante la quarantena il governo giallofucsia e la stampa italiana ci hanno subissato di nuovi anglicismi. Tipico tratto di chi, per sembrare esterofilo o in linea con i tempi, mostra in realtà il proprio inguaribile provincialismo.

Prendiamo smart working: perché non usare un termine italiano invece di un forestierismo che, peraltro, in una diretta Facebook Conte ha pronunciato con l’improbabile dizione «smart uorchi»? Perché non dire, ad esempio, «lavoro agile» o «telelavoro»? Infatti non solo suona molto meglio, ma agevola anche la pronuncia di tutti noi italofoni”. (Da Il PrimatoNazionale)

Claudio Marazzini – presidente dell’ Accademia della Crusca – spiega che non solo il termine lockdown è un angloamericanismo, ma che addirittura è sbagliato per la situazione di quarantena che abbiamo vissuto. Infatti veniva utilizzato solo per indicare i lunghi periodi in cui i detenuti venivano confinati in celle supersorvegliate, dopo che avevano scatenato rivolte nel carcere.

Ma stiamo scherzando? Ci hanno rinchiuso e ci hanno pure considerato come detenuti molesti?

Secondo Marazzini il termine corretto da utilizzare sarebbe dovuto essere:
“Confinamento”.

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