JOHN DURAM NON HA ANCORA FINITO

Il consulente speciale, nominato da Trump, John Durham, è ancora a lavoro. Ci sono due casi prioritari che riguardano la famiglia Biden:
l’indagine di Durham (investigazione sul Crossfire Hurricane dell’ FBI sulla presunta interferenza russa), e quella federale sugli affari fiscali del figlio Hunter Biden.

Molti sostengono che Durham, nominato dall’ amministrazione Trump, non potrebbe proseguire le sue indagini senza il permesso del nuovo Procuratore Generale nominato da Biden, Merrick Garland.

In realtà abbiamo scoperto che è falso, perché il Procuratore speciale è indipendente dai voleri del DOJ (Dipartimento di Giustizia), quindi può proseguire le sue indagini senza dover chiedere il permesso del Procuratore Generale (i due uffici sono indipendenti).

Questo serve per mantenere la separazione dei poteri ed impedire che un Procuratore Generale interferisca o addirittura insabbi delle indagini.

Durham sta indagando su tutta l’ FBI, ma anche sull’ amministrazione Obama (Joe Biden compreso). Se il Procuratore generale avesse il potere di sospendere le indagini di Durham, si impedirebbe alla giustizia di scoprire la verità.
Sarebbe accaduto che un Procuratore Generale nominato da Biden, avrebbe impedito che Biden venisse indagato.

Attualmente il Presidente Biden è ricattabile sia dal Dipartimento di Giustizia, che dal Partito Comunista Cinese. Se Durham avesse già le prove?

In questo caso Joe Biden sarebbe costretto a collaborare con la Giustizia e fare l’ attore davanti alle telecamere, mentre i Patrioti ripuliscono la Palude.

COLPI DI SCENA ARRIVERANNO

STAY TUNED

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