Raffaele Volpi è il presidente del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. In un’ intervista rilasciata afferma che l’Italia è definitivamente in procinto di scegliere l’ alleato. Siamo sempre stati alleati con gli Stati Uniti, ma il Governo sta scegliendo di lasciarli, per andare con la Cina.
Dice Volpi:
«Il governo è in ritardo, deve fare in fretta una scelta strategica di politica internazionale, non possiamo compromettere i nostri rapporti con gli americani ».
GIORNALISTA:
cinesi e russi stanno sfruttando il virus con i loro aiuti per condizionare il nostro Paese. Condivide?
VOLPI: Non c’è dubbio che questi attori diffondano anche false notizie, soprattutto i cinesi più che i russi, e indubbiamente stanno sfruttando la crisi per cercare di acquisire asset strategici di ogni Paese.
GIORNALISTA: Gli accordi della «Via della Seta» sono un altro rischio?
VOLPI:
Dobbiamo decidere con chi stare, non possiamo stare in mezzo a due superpotenze. Occorre una pianificazione strategica.
GIORNALISTA: Il segretario alla Difesa americano dice anche che sono a rischio le relazioni bilaterali se consentiremo alla cinese Huawei di infrastrutturare il nostro 5G (tecnologia telefonica di quinta generazione che stanno montando nelle città italiane in questi giorni e che molti temono che i cinesi possano sfruttare per rubare i dati sensibili degli italiani. Nota di redazione)
VOLPI: Ce l’hanno fatto capire in tutti i modi, io credo che debba essere una preoccupazione di tutto il Paese.
Noi lo abbiamo messo nero su bianco: in base alle informazioni che abbiamo, che il 5G venga infrastrutturato e gestito dai cinesi può essere un problema.
GIORNALISTA: Il nostro alleato principale (Stati Uniti) ci dice che lo scambio di informazioni fra le nostre intelligence è a rischio.
VOLPI: Ha lanciato un segnale, ci dicono guardate noi siamo disposti a proseguire un rapporto privilegiato, ma non possiamo farlo se fate entrare i cinesi.
Noi pensiamo che un rapporto fra Huawei e il governo cinese ci sia eccome e il nostro governo avrebbe il dovere di contrastare.
GIORNALISTA: Quella americana è una minaccia?
VOLPI: È un consiglio, noi abbiamo presentato un rapporto molto chiaro in cui consigliavamo di lasciare stare Huawei: non possiamo rivelare dati sensibili, ma fidatevi del Copasir, il rapporto è stato votato da tutte le rappresentanze politiche.
Vale la pena consegnarsi a qualcuno per 600 o 700 milioni di euro, ovvero quanto costa l’infrastrutturazione del Paese?
L’Italia deve fare una scelta strategica definitiva.
Esistono alternative indubbiamente: i greci lavoreranno con Nokia o con Ericson, dunque non esiste solo Huawei.