DE LUCA SCATENATO

La vittoria alle urne gli ha dato ancora maggiore fiducia e convinzione. Durante il lockdown di Marzo e Aprile l’abbiamo visto dare spettacolo tramite il social facebook in cui faceva video al limite tra il paternalistico e il macchiettistico.
La gente moriva dal ridere nel vedere le sue dirette e molti plaudivano la sua convinzione. Nei suoi messaggi, effettivamente divertenti (ricorderete la battuta del lanciafiamme), non si poteva non scorgere la profonda deriva autoritaria che aveva preso la regione Campania. Per prevenire una seconda Lombardia, aveva incrementato i controlli e sguinzagliato le forze dell’ordine.
I campani infatti lo chiamavano “lo sceriffo”.

Adesso l’hanno rivotato e dopo l’imposizione delle mascherine all’aperto (in assenza di emergenza), la chiusura dei locali ricettivi dalle 23:00, la creazione di Resort Covid per asintomatici, è passato ad una nuova fase autoritaria:

“Fantastico, lo Sceriffo campano De Luca vieta ai medici e ai dirigenti della Sanità che lavorano nel pubblico di rilasciare dichiarazioni alla stampa se privi di espressa autorizzazione della Regione. In un solo colpo s’è fumato la Libertà d’Espressione, la Libertà di Ricerca Scientifica (la cui comunicazione pubblica dei risultati ottenuti è parte integrante della stessa) e la Libertà di Stampa. E se proprio vogliamo aggiungere anche il Principio di terzietà della Pubblica Amministrazione rispetto all’autorità politica”.

Italia 2020. Incredibile.

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