CHI E’ IL COMMANDER IN CHIEF

Il concetto di un sovrano politico che serve come comandante finale delle forze armate risale agli imperatori del regno romano.

La costituzione degli Stati Uniti dichiara che il presidente degli Stati Uniti è il “comandante in capo” delle forze armate statunitensi. Tuttavia, la Costituzione conferisce anche al Congresso degli Stati Uniti il potere esclusivo di dichiarare guerra.

L’Articolo II Sezione 2 della Costituzione – Clausola del Comandante in Capo – afferma che “[l] il Presidente sarà il Comandante in Capo dell’Esercito e della Marina degli Stati Uniti e della Milizia dei diversi Stati, quando sarà chiamato Servizio degli Stati Uniti”.
Ma l’ Articolo I, Sezione 8 della Costituzione conferisce al Congresso “il potere esclusivo di dichiarare guerra, concedere lettere di marca e rappresaglia e stabilire regole riguardanti le catture sulla terra e sull’acqua”.

Alcuni costituzionalisti dicono che i Fondatori hanno dato al presidente il titolo di Comandante in Capo solo per stabilire e preservare il controllo civile sui militari, ma non può dirigere le truppe in guerra.

Eppure l’8 marzo 1965, la 9a brigata di spedizione della marina statunitense, inviata dal Presidente, divenne la prima truppa da combattimento statunitense schierata nella guerra del Vietnam.

Per i successivi otto anni, i presidenti continuarono a inviare truppe statunitensi nel sud-est asiatico senza l’approvazione del Congresso o una dichiarazione di guerra ufficiale.

Nel 1973, il Congresso ha risposto approvando la Risoluzione sui poteri di guerra:
Richiede al presidente (se il Congresso non ha dichiarato guerra) di notificare al Congresso il suo impegno di truppe da combattimento entro 48 ore. Il Congresso avrebbe il potere di ritirare le truppe inviate dal Presidente.

Un altro esempio è dopo l’ attacco dell’ 11 settembre, nel 2001, in cui Il presidente George W. Bush, con l’accordo del suo gabinetto e dei capi di stato maggiore congiunto, inviò unilateralmente le forze militari statunitensi a invadere l’Afghanistan per combattere al Qaeda e i talebani senza aver dichiarato una guerra.

Come fu possibile? Bush ci riuscì, emanando un Ordine Esecutivo, poi approvato dal Congresso (il 18 settembre 2001), “L’ Autorizzazione per l’uso della forza militare contro i terroristi Act” (AUMF).

La Corte Suprema ha spiegato che ogni volta che il Congresso approva Ordini Esecutivi dei Presidenti che modificano la Costituzione, conferiscono al COMMANDER IN CHIEF sempre maggiori poteri.

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