Il Dipartimento di Giustizia sta indagando sul lavoro di una società di consulenza legata ad Hunter Biden, figlio del Presidente, per potenziale lobbismo illegale.
La società, Blue Star Strategies, ha assunto come cliente la società energetica ucraina Burisma, mentre Hunter Biden serviva nel suo consiglio di amministrazione. Gli sforzi degli operatori repubblicani per indagare su Burisma e la presunta corruzione che circondava la società sono stati al centro del primo impeachment di Trump.
Gran parte di questo lavoro di applicazione si è concentrato sui repubblicani legati all’ex presidente Donald Trump, compresa un’indagine attiva sul suo avvocato personale Rudy Giuliani. Quindi pare quasi una sorta di persecuzione politica per aver provato ad indagare su questa società Burisma.
L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti del Delaware si sta coordinando con gli avvocati della divisione di sicurezza nazionale presso la sede del DOJ a Washington, hanno detto le fonti. L’ufficio del Delaware sta anche indagando su Hunter Biden per potenziali violazioni fiscali.
Uno dei punti focali dell’indagine è se l’azienda non è riuscita a rispettare i requisiti di divulgazione ai sensi del Foreign Agents Registration Act, una legge che richiede agli americani di rivelare il lavoro di lobbying e affari pubblici per funzionari stranieri e partiti politici.
Non c’è alcuna indicazione che Hunter Biden sia un obiettivo dell’indagine su Blue Star. Karen Tramontano, uno dei co-fondatori di Blue Star, ha testimoniato che Hunter Biden non ha diretto nessuno dei lavori dell’azienda per il Burisma.
Blue Star Strategies è una società di lobbying e affari pubblici di Washington che ha anche uffici a Bruxelles, Buenos Aires, Parigi e Vienna. I suoi co-fondatori, Tramontano e Sally Painter, sono ben collegati con operatori di Washington di lunga data ed ex allievi dell’amministrazione Clinton. Le loro connessioni si estendono oltre la politica di alto profilo;
Blue Star Strategies ha lavorato su una serie di grandi imprese, tra cui lo sforzo per garantire relazioni commerciali normali permanenti tra gli Stati Uniti e la Cina, secondo il loro sito web.
Ma è il lavoro dell’azienda per Burisma Holdings, una società energetica con sede in Ucraina che affronta accuse di corruzione, che ha sottoposto Blue Star al controllo del governo. Blue Star non ha rivelato il suo lavoro per Burisma in nessun database federale di lobbying.
