AVVOCATURA DI STATO: DECESSI COVID CLASSIFICATI MALE

Vi ricordo che l’Avvocatura di Stato ha ufficialmente detto che si sono contati male i morti Covid, considerando morti per Covid anche quelli morti “Con” Covid.

Gli avvocati di Palazzo Chigi e del ministero della Salute si sono fatti sfuggire un’ammissione dalla portata esplosiva: in Italia, scrivono, i dati registrano tra le vittime “tutti coloro i quali avevano il virus al momento del decesso” e non, come avviene “negli altri Paesi”, solo “coloro i quali sono deceduti a causa del virus stesso”.

Questa cosa la sappiamo da mesi, eppure che un organo statale lo dichiarasse ufficialmente, non era ancora successo.
L’ Istituto Superiore di Sanità però nega di aver segnato male questi dati statistici (che da soli possono cambiare la percezione dell’emergenza). Sarà interessante la battaglia tra i due organismi.

Quanto scritto dall’avvocatura di Stato sembra cozzare a pieno con le posizioni ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità.

Lo scorso 8 giugno l’Iss si preoccupò di scrivere un rapporto per spiegare per filo e per segno la faccenda.

A pagina 2 si precisa che “per definire un decesso come dovuto a Covid-19” occorre che si verifichino diverse condizioni:

1) il morto deve essere un caso confermato, dunque con test molecolare positivo.

2)deve esserci un “quadro clinico” tipico della malattia.

3) non deve comparire una chiara causa di morte diversa da Covid-19, tipo un incidente stradale.

4) non deve esserci un “periodo di recupero clinico completo” tra la malattia o il decesso, ovvero se ho avuto il Covid e muoio dopo 4 mesi non posso dare la colpa al virus.

L”Iss specifica anche che i morti con malanni pre-esistenti (tumori, infarti etc) vengono considerati morti covid solo se la loro malattia é un fattore aggravante della Covid (concausa).

In sintesi l’avvocatura dice che i morti covid sono stati segnati male, l’Iss sostiene il contrario.

In aggiunta, considerate anche questo dettaglio statistico sull’emergenza: già a novembre 2020, quando eravamo in piena “seconda ondata” e si erano istituite le zone a colori (per tenere meglio le persone imprigionate nelle proprie regioni di residenza), la situazione (nonostante si classificassero male i morti) era tutt’altro che grave.

Infatti leggi questo:

Lo capisci che non c’è più nulla che giustifichi lo stato di emergenza?

A novembre 2020 i morti (classificati in eccesso) erano almeno dieci volte più bassi.

Adesso abbiamo le cure domiciliari e il virus è più debole. Cosa permette ai Governi di tenerci in emergenza permanente?

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