“È giusto che siate consapevoli di questo aspetto fondamentale.
Quando si decide di usare uno stile comunicativo polarizzante lo si fa con uno scopo ben preciso: fidelizzare quelli che la pensano già come noi e allontanare ancora di più chi la pensa diversamente.
Sulla base di questa premessa chiediamoci: se io volessi conquistare un target di clienti, che è già dubbioso in partenza sulla bontà dei miei servizi, avrebbe senso rendermi particolarmente odioso ai loro occhi, magari offendendoli con disprezzo, o sarebbe sensato alimentare le loro perplessità affermando cose palesemente false (vedi Draghi)?
La risposta è fin troppo ovvia.
Eppure è proprio la strategia comunicativa che pare aver adottato la politica, assieme a una buona parte dei giornalisti e del mondo scientifico, per convincere gli indecisi. Ovviamente con risultati disastrosi, visto che quello che hanno ottenuto è stato “fidelizzare” chi era già favorevole e allontanare definitivamente chi era ancora dubbioso o già contrario.
Da qui la domanda: possibile che a quei livelli non si conoscano le basi elementari della comunicazione o che non abbiano super esperti in grado di consigliarli, per evitare questi errori macroscopici?
Certo che no.
Quindi l’unica spiegazione possibile è che per qualche arcano motivo lo SCOPO VERO non sia convincere i dubbiosi, bensì creare una pericolosissima frattura sociale. E viene il dubbio che il sistema di premi/punizioni (ovvero la green card) non sia l’ultima mossa disperata per ottenere un risultato in ambito sanitario, ma un modo per rendere ancora più insanabile questa spaccatura: premio una parte semplicemente per far arrabbiare l’altra”.
FABER COTZA