UNA SOCIETA’ DI INFRASTRUTTURE INTERNET PROMETTE DI RIMETTERE ONLINE DONALD J. TRUMP

Il presidente Trump non se ne è mai andato da Internet, ha solo finto di andarsene.

Ha voluto mostrare al mondo cosa significa sparire dalla Rete.

Per tre mesi i Good People hanno ricevuto pochissime notizie dal Presidente Trump e dai Patrioti.

“Devo sparire per un po’”.

Questo ha fatto capire alle persone quanto sia importante avere la libertà di poter parlare su Internet e quanto sia grave che una persona ne venga estromessa, ancora di più se si tratta del Presidente di una nazione

Passata questa fase, conclusasi a Marzo 2021 circa con il primo discorso pubblico dell’anno – da quando non è più presidente – al CPAC del 28 Febbraio 2021.

Trump è poi regolarmente tornato su Internet, fondando il suo DESK ufficiale tramite il quale comunicava direttamente con i Good People.

La fase successiva del Piano comportava l’esposizione totale delle Frodi elettorali, con l’aiuto dell’amico Mike Lindell:

Ricominciare i Rally pubblici a Maggio, che avrebbero funto da Campagna elettorale per andare a nuove elezioni, dopo che quelle 2020 sarebbero state de-certificate.

Ma questo non sarebbe bastato a contrastare i nemici dei popoli.
Trump non doveva stare su internet ai margini.
Doveva fondare una nuova Internet libera:

Ma non basta avere un Social libero dalla censura politica ed ideologica.
E’ necessario avere le infrastrutture.
I nemici dei popoli posseggono le infrastrutture e possono spegnere i siti internet quando vogliono.

Hanno dimenticato un piccolo dettaglio: i Patrioti sono dislocati ovunque.
Uno di loro che possiede le infrastrutture, annuncia che Trump tornerà.

Il PIANO è perfetto e studiato nei minimi dettagli.
Saranno messi all’angolo e severamente puniti:

“Una società di infrastrutture Internet chiamata RightForge ha promesso di rimettere online Donald Trump dopo che numerose grandi aziende tecnologiche hanno bandito l’ex presidente dalle loro piattaforme.

In un rapporto esclusivo di Axios , il CEO di RightForge, Martin Avila, ha affermato che non censurerà i commenti di Trump sulla sua piattaforma, come hanno fatto spesso Twitter e Facebook durante le elezioni.

“Se credi che il presidente dovrebbe essere de-piattaformato, noi crediamo che non sei veramente interessato a vivere in un paese libero”, ha detto l’amministratore delegato a un giornalista di Axios.

Questo è davvero ciò che ci interessa”, ha continuato il CEO. “Assicurarsi che l’America rimanga fedele alle sue idee fondamentali e che il mercato delle idee rimanga aperto”. 

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