STUDIO: IVERMECTINA COME PREVENZIONE

I 6.068 soggetti (3.034 in ciascun gruppo), si sono verificati 44 ricoveri tra i consumatori di ivermectina (tasso di ospedalizzazione del 1,6%) e 99 ricoveri tra i non utilizzatori (tasso del 3,3%) […] la riduzione del tasso di ospedalizzazione è stata del 67%”

“Questo programma prospettico di profilassi per COVID-19 con ivermectina […] ha portato a riduzioni significative delle infezioni, dei ricoveri e dei decessi da COVID-19. I non utilizzatori di ivermectina avevano una probabilità due volte maggiore di morire di COVID-19 rispetto agli utilizzatori di ivermectina”

Resto del parere che idrossiclorochina, antibiotici, antinfiammatori e integratori e vitamine (schema proposto in molti protocolli terapeutici) trasformino questa patologia in un’influenza.

Se non si reperisce l’idrossiclorochina perché i nemici dei popoli hanno fatto saltare le fabbriche e se non si reperisce lo Zitromax (antibiotico per le sovrainfezioni batteriche), perché i nemici dei popoli hanno provveduto a far sparire pure quello, l’ivermectina resta un’utile alternativa rispetto alla Vigile attesa proposta (imposta) dai nemici dei popoli e dai loro servi.

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