SARA CUNIAL PRESENTA LA PROPOSTA DEL PICCOLO ENEA

La deputata del gruppo misto, Sara Cunial, presenta la sua proposta:

“Nella mia dichiarazione di voto riporto le parole di Enea, 14 anni, le sue proposte concrete, i suoi stati d’animo e i suoi sogni

“Buongiorno a tutti, mi chiamo Enea Sergi, 14 anni frequento l’istituto alberghiero di Milano.

Vi faccio una proposta. O si torna a scuola velocemente senza mascherine e distanziamento, oppure spegniamo per protesta tutti i computer.

La DAD non è fare scuola. Che scuola è una scuola a distanza! Solo per fare le ore previste dai programmi ministeriali?!
Non voglio abituarmi a questo. Scuola vuol dire relazione, visione d’insieme, solidarietà con i miei compagni.

Quando finirà tutta questa storia!? Continuano a ripetere che il mondo non tornerà più come prima. Io sono qui per vivere la mia vita! Non si parla mai di noi ragazzi. Noi non siamo un dettaglio. Siamo quelli che dovranno vivere in questa società che cade a pezzi.

Cosa propongo io?

  • vietare l’acquisto del cibo spazzatura al supermercato e preferire i mercati o i produttori di cibo salutare e di qualità;
  • tenere aperti i piccoli negozi e gli artigiani nelle città;
  • abolire la televisione;
  • usare il computer solo per fare ricerche e comunicare con il resto del mondo;
  • montare piccoli palchi in ogni piazza per far esibire musicisti ed artisti;
  • aprire le scuole tutto il giorno, per andare anche a suonare e fare laboratori e feste gestite dagli studenti;
  • proteggere i nonni e le persone a rischio, facendoli camminare al sole e mangiare bene;
  • trasformare tutti gli studi dei medici di base in piccoli centri attrezzati per fare prevenzione vera e costruire un sistema di aiuto comunitario;
  • fare una legge severissima per chi, in questa emergenza sanitaria, ha falsificato dati, corrotto, rubato, o si è arricchito sulla pelle delle persone malate o le ha fatte ammalare;

Ricordatevi che ogni scelta che voi prendete oggi determinerà un effetto anche su di noi, che non abbiamo costruito il mondo così come ce lo siamo trovato.

Alcuni giorni fa ho studiato il discorso di Piero Calamandrei. C’è un passaggio che mi ha colpito: “La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.

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