QUALE SARA’ L’ITER LEGISLATIVO DEL GREEN PASS

Vediamo perché il Green Pass non ha nulla a che fare con le leggi europee e con la Costituzione italiana. Chi dice il contrario mente sapendo di poter mentire.
Utile per prendersi gioco di chi ha fede nel farmaco che cura i sani, inutile nei confronti di chi si informa e non legge solo i Fake News Media. Un’altra cosa molto interessante: Il Green Pass sarà attivato il 6 Agosto, giorno esatto in cui il parlamento va in ferie. Se non sono coincidenze queste…

Vediamo Corvelva cosa dice:


1- “È in contrasto con la normativa europea”: sì, è vero, e le interpretazioni che girano sono più che legittime, MA ricordiamo che il Decreto Legge è e resta vigente fino a conversione (60 gg). Tradotto: in caso di contestazione da parte delle forze dell’ordine possiamo far verbalizzare che la normativa è in contrasto col Regolamento (UE) 2021/953, ma questo non impedisce alle forze dell’ordine di procedere con eventuale sanzione e sarà poi un giudice che dovrà valutare se avete/abbiamo ragione, quando e se la sanzione verrà impugnata.

Quindi tutto lecito, segnatevi le normative e le argomentazioni, ma ricordate che le interpretazioni non fanno decadere un Decreto Legge.

2- “Stanno inserendo nuovi commi”: L’iter legislativo prevede che il Decreto Legge debba essere obbligatoriamente convertito in legge entro 60 giorni, pena la sua decadenza. In questo arco di tempo il decreto rimane vigente ed efficace e in questi 60 giorni i gruppi parlamentari possono proporre i loro emendamenti. Al momento sono stati depositati circa 1200 emendamenti, che le commissioni dovranno vagliare e che approderanno poi alle camere in fase di conversione, per essere votati: questa è la procedura di legge.

Ricordiamo che il parlamento chiude per la pausa estiva il 6 agosto, le commissioni riprenderanno il 31/08 e le camere il 06/09. Fino a queste date, dunque, tutto resta “congelato”, ne riparliamo a settembre, insomma.

Fino a settembre, a meno di nuovi decreti (che potrebbero, subentrando, sostituire o eliminare il precedente), tutto resterà com’è, compresa l’efficacia dunque, temporanea, del testo ATTUALE.

3-
Sperando di aver fatto cosa utile, vi invitiamo a procedere con calma, selezionando quelle attività, quei locali (che certamente ci sono e ci saranno) che non vorranno effettuare discriminazioni. Seguiamo l’iter parlamentare e vediamo cosa ne uscirà. Ricordiamo anche che i tempi prevedono come data limite entro la quale convertire il dl il 22 settembre: vista la procedura e il numero di emendamenti, non è detto che questo Decreto Legge veda la conversione (ma potrebbe, ricordiamo ancora, essere sostituito da altre e nuove disposizioni).

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