l’UNIONE EUROPEA BASA LE SUE POLITICHE ECONOMICHE SULLE TEORIE DELLA SCUOLA DI CHICAGO

Gli economisti della Scuola di Chicago hanno una preferenza di fondo molto marcata per il LIBERO MERCATO ma non escludono, in determinate situazioni, la legittimità e l’opportunità dell’intervento dello Stato nell’economia.

I maggiori esponenti della scuola sono i premi Nobel Milton Friedman e George Stigler. Il loro pensiero fa da ponte tra la scuola neoclassica e la scuola austriaca.

Gli insegnamenti della scuola di Chicago sono anche chiamati Neoliberisti. Essi influenzarono e caratterizzarono le politiche economiche dei governi statunitensi del presidente Ronald Reagan e del governo inglese del primo ministro Margaret Thatcher.

La teoria dei Chicago boys è stata applicata per anni in tutto il mondo, soprattutto in quei paesi che chiedevano prestiti al Fondo Monetario Internazionale, in quanto lo stesso FMI poneva come condizione per l’ottenimento dei prestiti l’applicazione di politiche economiche neo-liberiste, anche contro l’orientamento dei governi a cui si rivolgeva.

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