Le femministe sono tali perchè odiano un presunto “uomo autoritario”.
Non si capisce bene chi sia e dove lo ravvedano, però a detta loro è un uomo “padre-padrone”. Quindi, a queste donne, non sta bene un padre che le sgrida e mette loro dei limiti.
Da bambine magari hanno fatto un dispetto all’ amichetta e si sono risentite che il padre le ha sgridate.
Il compito del padre è educare. Se alle figlie facesse fare tutto quello che vogliono, non sarebbe un buon padre.
Un padre educando – anche a volte con severità – dimostra amore per la figlia, non cattiveria.
Ma queste femministe proprio non vogliono capirlo e quindi ce l’ hanno con l’ autorità in generale. Gli uomini secondo loro devono essere timidi e remissivi e lasciar fare loro tutto quello che vogliono. Questo è un modo infantile di ragionare. L’uomo ha il diritto di dire alla propria donna di non essere d’ accordo con lei, ma ciò non significa che la voglia chiudere in un recinto.
Se vedessi la mia compagna che per tutta la serata fa la gatta morta con un altro uomo e mi desse fastidio, avrei tutto il diritto di dirglielo.
Le femministe non vogliono critiche, vogliono avere il diritto di fare tutto e vogliono che la società le giustifichi.