LA RUSSIA ESCE DALL’ACCORDO OPEN SKIES

Quando si sgretolano gli accordi di non belligeranza e di fiducia, significa che le nazioni sono ai ferri corti.

La Russia si ritira dal trattato Open Skies. Il presidente Vladimir Putin ha firmato la legge, già approvata dal Parlamento russo, sull’uscita di Mosca dall’accordo in vigore dal 2002, che contava 33 Paesi membri.

Il Trattato regola la trasparenza sulle attività militare dei Paesi membri secondo il concetto dell’osservazione aerea reciproca.

La Russia ha avviato il processo di uscita dal Trattato dopo queste accuse:

“Il 22 novembre 2020 gli Stati Uniti hanno usato un pretesto inverosimile per abbandonare il Trattato, interrompendo così in modo significativo l’equilibrio degli interessi delle parti del Trattato raggiunto quando è stato firmato. Pertanto, un grave danno è stato inflitto al rispetto del Trattato ed il suo significato nel costruire fiducia e trasparenza ed una minaccia per la sicurezza nazionale della Russia è emerso”.

L’allora Presidente Trump decise di uscire dal Trattato perché non ne vedeva i progressi e l’utilità.
Adesso che anche la Russia è uscita, invece di smorzare i toni, Biden ha utilizzato la sua “Maestria” comunicativa e il Dipartimento di Stato Usa ha dichiarato:

“Gli USA si rammaricano che il Trattato sia stato minato dalle violazioni della Russia. Nel concludere la revisione del trattato, gli USA non intendono quindi cercare di ricongiungersi, data l’incapacità della Russia di intraprendere qualsiasi azione per tornare alla conformità”.

Inutile dirvi che la Russia non l’ha presa bene.

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