LA PILLOLA MERCK CONTRO IL COVID: CHI L’HA FINANZIATA

Come sappiamo, l’azienda farmaceutica Merck ha lanciato una cura precoce per la Covid-19. Andrebbe prescritta ai pazienti sintomatici, nelle prime fasi, per evitare le ospedalizzazioni.

Tralasciando il fatto che le cure domiciliari sono state scoperte da quando esiste il Virus, e tralasciando il fatto che sono farmaci economici e da banco, tralasciando il fatto che Tachipirina e vigile attesa non sono un protocollo ma una presa in giro per il paziente, ben venga che vengano immessi sul mercato nuovi farmaci per curare questa sintomatologia che può sfociare, per i più anziani, nell’ospedalizzazione, e, per chi ha altre patologie croniche, essere concausa di morte.

Un fatto evidente: appena è stata annunciata questa pillolina magica, la caduta a picco di tutte le altre Case farmaceutiche che producono i farmaci che curano i sani.

Essì, perché se esistono cure domiciliari, i farmaci che curano i sani diventano davvero inutili.

Questa pillola magica è stata presentata in pompa magna da tutti i Fake News Media. E quindi già la cosa puzza parecchio.

Adesso che abbiamo le informazioni, vediamo dov’è l’inghippo.

Il nuovo trattamento Covid-19 (specificano “non Ivermectin”) di Merck, Molnupiravir, costa $ 17,74 per la produzione, ma l’azienda sta addebitando al governo degli Stati Uniti $ 712 per il trattamento – un margine di 40x!

Ecco perché ci tenevano tanto ad annunciarla!
Vogliono lucrare ancora un po’!

Trump non avrebbe mai permesso un simile scempio a danno dei contribuenti.
Il Governo federale ha fatto accordi con l’azienda farmaceutica. Non hanno nemmeno trattato per far scendere i prezzi.

Da chi è voluta la ricerca di questa pillola finanziata dai contribuenti?
Dal DTRA-JSTO che ha incaricato la ricerca collaborativa con Merck, Emory University, Ridgeback Bio, &
NIH (Fauci)…

Qualche giorno fa, Anthony Fauci ha dichiarato:
“I risultati della pillola Merck sono impressionanti” (sfido io a dire il contrario…)

Cosa è DTRA-JSTO:
Dipartimento per le tecnologie chimiche e biologiche della Defense Threat Reduction Agency (DTRA), nel suo ruolo di Joint Science and Technology Office (JSTO)

Quindi agenzie governative degli Stati Uniti.

La pillola, originariamente sviluppata utilizzando fondi del governo degli Stati Uniti come possibile trattamento per l’encefalite equina venezuelana (!), ha dimezzato il rischio di ospedalizzazione e morte in uno studio randomizzato su 775 adulti con Covid lieve/moderato che erano considerati ad alto rischio di malattia a causa di comorbilità, come obesità, diabete e malattie cardiache.

La sperimentazione è stata interrotta anticipatamente in modo che l’azienda potesse richiedere un’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA).

Quindi una pillola per curare l’encefalite, utilizzata per curare la Covid (che bello!).

Anche per questo farmaco, ovviamente, hanno saltato tutte le sperimentazioni per autorizzarlo per uso emergenziale come i farmaci che curano i sani.

Parliamoci chiaro, se non ci fosse emergenza dichiarata, questi farmaci non verrebbero mai approvati, perché poco testati a medio e lungo termine.

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