LA MORTE DI JOHN MCAFEE: TUTTI I SOSPETTI

John David McAfee è stato un programmatore britannico naturalizzato statunitense, fondatore dell’omonima azienda McAfee.

Nel 1986 viene a conoscenza di (c)Brain, il primo virus nella storia dei sistemi MS-DOS, e ha l’idea di creare un software di sicurezza: fonda allora la McAfee Associates.
Nel 1992 l’azienda arriva a essere quotata in Borsa per un valore di 80 milioni di dollari.

Nel 2008, oramai è considerato un imprenditore di successo ed un benefattore. Decide di espatriare perché coinvolto in due cause legali con un dipendente infortunato e per la morte di uno studente nella sua scuola di volo. Vende la sua azienda e le sue proprietà e si trasferisce in Belize.

Dopo diverse vicissitudini (per la sua mania di voler combattere il narcotraffico, torna negli Stati Uniti nel 2013, trasferendosi a Portland in Oregon.

ll 23 giugno 2021 John McAfee è trovato morto, apparentemente suicida, a 75 anni nel carcere Sant Esteve Sesrovires vicino Barcellona.

Era un sostenitore di Donald J. Trump, come disse in un’intervista:

John raccontò che Agenti governativi nel 2012 fecero irruzione nella sua casa, uccisero il suo cane e distrussero una sua proprietà di mezzo milione di dollari con accuse fasulle.

Uno dei motivi per cui Hillary lo voleva morto era che dopo quest’ultimo evento John per vendetta decise di regalare a molte segretarie all’interno del governo dei Laptop che erano stati precaricati con uno Spyware Virale, questo spyware gli serviva per scoprire come avevano cercato di incastrarlo. Secondo quanto detto da John, in una settimana l’intero sistema dei computer del Governo era sotto il suo controllo.

John non riuscì a trovare le informazioni che gli servivano ma dichiarò che il ministro della Sicurezza Nazionale fosse il più grande trafficante di droga in tutto il centro America e che il ministro dell’immigrazione fosse il più grande trafficante di esseri umani di tutto il centro America…

McAfee aveva dichiarato diverse volte di essere in possesso di scottanti prove sulla corruzione del Governo americano e della CIA. Molti sospettano non sia stato un suicidio.

Ci sono diversi indizi che lo fanno pensare:

Questo Tweet risale al 9 gugno 2019.
Nel Tweet oltre a spiegare di avere le prove della corruzione di un agente della Cia afferma: “Se venissi arrestato o sparissi, 31+ terabyte di dati incriminanti verranno rilasciati alla stampa”.

Qualcuno davvero deve cominciare a sospettare che non stesse scherzando.

Un utente, letto questo Tweet gli chiese:
“Hai considerato l’idea di rilasciare questi file tramite una chiave crittografata?”
Lui rispose “Già fatto”.

Come se non bastasse, pare che qualche giorno prima della sua morte, john avesse postato l’immagine di una strana Q sui suoi social. Alcuni dicono che quella Q contenesse una chiave crittografata individuabile tramite Photoshop:

“FBMD23000965010000290400004b0400009D0400007a0C0000000000000000005e1200000410000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000”.

Interessante anche questo suo Tweet di fine 2020:

John McAfee era davvero un personaggio interessante. Ha avuto una vita incredibile e potremmo dire “spericolata”, ma aveva anche una profondità spirituale notevole, come conferma questo suo video:

“Perché il potere corrompe?”

Mc Afee il 30 novembre 2019 scrisse anche questo Tweet molto esplicativo:
“Ricevo messaggi sottili da funzionari statunitensi che dicono, in effetti: “Stiamo venendo per te McAfee! Stiamo per ucciderti”. Mi sono fatto un tatuaggio oggi, per ogni evenienza. Se mi sono suicidato, non l’ho fatto. Sono stato colpito (whacked). Controlla il mio braccio destro”.

Se invece McAfee fosse finito in un’operazione di protezione testimoni, il tempismo sarebbe davvero perfetto perchè John era appena stato estradato (per volere di una Corte Spagnola) e avrebbe rischiato di più la morte nel suo ritorno a casa che in cella.

Ci sono anche voci (che non sono solo voci) che lui avesse dei sosia assunti da lui per poter effettuare delle fughe.

Era un personaggio davvero stravagante. Guarda questo suo post sui Social:

Senza le foto del suo cadavere non abbiamo conferme della sua morte.

Sulla scia di tutto questo si è aggiunto Edward Snowden (la spia “redenta” che avrebbe rivelato diversi segreti americani alle nazioni straniere), il quale sostiene che Julian Assange potrebbe essere il prossimo:

Snowden suggerisce che “Assange potrebbe essere il prossimo” e chiede all’Europa di non concedere l’estradizione negli USA per coloro che sono accusati negli USA di crimini non violenti, in quanto il sistema giudiziario americano “è ingiusto”.

Alla Bagarre non poteva mancare Don Jr (figlio del Presidente Donald J. Trump) il quale ha messo ancora maggiore benzina sul fuoco.
Se i Patrioti spingono vuol dire che tutto questo serve per la narrazione e non è stato un caso. Twitta questo:

Nessuno crede si sia suicidato. A questo punto dobbiamo capire se è in un programma protezione testimoni e saranno rilasciate cose grosse, questo significa che i Patrioti hanno tutto in controllo, oppure il nemico è arrivato prima che parlasse. Ma lui le sue fonti le avrà già consegnate da tempo (come ha confermato nel Tweet), questo significherebbe che l’hanno tirato fuori dal carcere non per avere informazioni, ma per proteggerlo durante l’estradizione in America.

“Da quello che ho potuto capire fino ad ora le informazioni che John apparentemente voleva rendere disponibili dopo la sua morte, vengono distribuite tramite la tecnologia blockchain, che è decentralizzata e quindi resistente alla censura, oltre ad essere immutabile, il che significa che i file non possono essere manipolati o alterati una volta sulla blockchain.

John sembra aver usato la steganografia per nascondere il materiale dentro un Crypto Token”.

(Achim Volpato)

McAfee non ha mostrato NESSUN SEGNO di suicidio, afferma un avvocato spagnolo:

“Ho avuto un contatto costante con lui. In nessun momento aveva mostrato alcuna preoccupazione o indizio speciale che potesse farci pensare che ciò potesse essere accaduto. Javier Villalba, l’avvocato di John McAfee parlando con Reuters.

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