LA CARITAS ITALIANA E I MIGRANTI

In questi giorni i giornali hanno ricominciato a parlare dei centri di accoglienza clandestini finanziati dallo Stato, chiamati in gergo “coop”.

Lamentano le scarse risorse date per l’ accoglienza per colpa dei decreti di Salvini. In più La Caritas Ambrosiana – in segno di protesta – in questi giorni si è rifiutata di interrompere il mantenimento a spese dello Stato di alcuni clandestini, come stabilito dalla legge.

La Caritas è la stessa Ong che rifiutava di partecipare ai nuovi bandi per l’ accoglienza migranti, perchè lo Stato forniva pochi soldi (ridotti da Salvini da 35 euro al giorno a persona a 21 euro).

Quello che io mi chiedo: ma se tu ami i migranti e vuoi accoglierli, perchè ne fai una questione di soldi? Se ami accogliere dovresti farlo anche gratis. Invece addirittura si rifiutano di partecipare ai bandi per farsi carico dei migranti (“costano troppo”). Ma è amore o buisness? Fatemi capire.

I 21 euro a persona al giorno stabiliti dal ministero dell’ interno, secondo i calcoli, sono sufficienti per fornire vitto e alloggio e vita dignitosa a questi “rifugiati”. Perchè la Caritas ne vuole di più? Che se ne fa dei soldi che avanzano?

Vediamo cosa scriveva il Giornale.it il 25 Aprile 2019 a proposito della Caritas:

“Il taglio ai 35 euro per migrante per le strutture di accoglienza ha creato non pochi problemi alla Caritas. E Salvini affonda il colpo: “Cambiate mestiere”.

È il caso della Caritas di Treviso e Vittorio Veneto che ha deciso di rinunciare alla gara di appalto per l’assegnazione dei servizi di accoglienza.

L’attacco che arriva dalla Caritas è abbastanza chiaro: “Constatato che il sistema di accoglienza diffusa da noi costruito viene messo oggi in crisi riteniamo non ci siano più le condizioni per poter partecipare agli ‘affidamenti ponte’ proposti dalla Prefettura di Treviso”.

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