IL PROTOCOLLO DI SICUREZZA PER LA SCUOLA

Dopo l’accordo raggiunto adesso c’è anche la firma da parte dei sindacati al protocollo di sicurezza per il ritorno in classe.

Dice la Ministra Lucia Azzolina:
“Come Governo avevamo promesso di trovare le risorse per la ripresa e lo abbiamo fatto: abbiamo 2,9 miliardi e stiamo mettendo anche fondi per consentire agli Enti locali di affittare spazi per le lezioni. Non era un risultato facile, ma lo abbiamo ottenuto.”

Il protocollo dice che:

  • I dirigenti scolastici (presidi) si occuperanno di informare il personale e le famiglie degli alunni sulle nuove regole.
  • ci sarà l’obbligo di rimanere al proprio domicilio se si dovesse avere una temperatura corporea oltre i 37,5 gradi
  • saranno vietati gli assembramenti (il tutto sarà facilitato da apposita segnaletica)
  • divieto di ingresso di visitatori esterni se non per stretta necessità. I visitatori saranno registrati e saranno richiesti i documenti di riconoscimento
  • igienizzazione giornaliera degli ambienti tramite virucida e detersione di tutte le strumentazioni
  • l’obbligo del personale all’uso della mascherina (il comitato tecnico scientifico dirà a fine Agosto se anche gli studenti saranno obbligati ad utilizzarla)
  • per le aule dove non sarà possibile il distanziamento, il dirigente scolastico stabilirà le modalità delle lezioni telematiche (da casa) per alcuni studenti
  • i pasti per la mensa scolastica saranno distribuiti in porzioni monouso (un kit preconfezionato)
  • la gestione di una persona sintomatica all’interno dell’ istituto: sarà subito isolata, dotata di mascherina e accompagnata al proprio domicilio. Dopodichè sarà affidata all’autorità sanitaria di competenza e verranno messe in atto tutte le disposizioni (test sulla positività ed eventuale quarantena).

Il dirigente scolastico altresì sarà dotato di attrezzature per il “contact tracing” (strumenti elettronici quali App telefoniche, sensori, misuratori della temperatura, telecamere per il riconoscimento facciale, braccialetti eletronici che servono per valutare la distanza tra gli individui) per scovare immediatamente nuovi possibili casi.

Questo è in generale il Protocollo.
Come al solito le disposizioni sono molto generiche, quindi lasciano piena libertà ai dirigenti scolastici e alle autorità di stabilire le modalità “di controllo” sui ragazzi.

Quello che emerge chiaramente dal protocollo della ministra Azzolina è questo:

Se i vostri figli dovessero risultare febbricitanti o raffreddati, finirebbero nelle mani delle autorità sanitarie e voi non avreste più potestà su di loro.

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