IL CONCETTO DI COMUNITA’ DEI PATRIOTI

Mi viene spesso chiesto del Piano, mi viene spesso chiesto cosa fare in Italia.

Il Piano per sua natura stessa è inconoscibile per intero. Per sua natura non è stabile ma mutevole.
Non lo puoi trovare sui libri di testo come una lista di punti fissi. Il Piano segue una Strategia complessiva (il bene dell’umanità) ma modifica le tattiche in corso d’opera. Voi, come uomini di Buona volontà, siete chiamati ad eseguire le Tattiche specifiche, eseguendo compiti specifici. La Strategia generale (il Piano d’azione) potreste non conoscerla mai. Per questo è necessario sviluppare la Fede.

Conosco cosa mi è stato chiesto di fare, so qual è lo scopo (bene dell’umanità) ma non conosco nel suo complesso il Piano d’azione. E’ così che funziona ed è così che i Patrioti rendono efficace il lavoro dei singoli.

I Singoli si prendono tutta la responsabilità per il Piano (se fallisce uno, il Piano fallisce o rallenta di decenni) ed eseguono con la massima devozione e impegno il compito assegnato.

Si crea una “Comunità nello Spirito” in cui i Patrioti sono collegati fra loro perché seguono lo stesso Piano. Quindi non è necessario conoscersi di persona per essere parte dello stesso Team.
E’ un Team distribuito in tutto il mondo. Possiamo chiamare gli appartenenti a questo Team, Patrioti o uomini di Buona volontà.

Le società attuali non conoscono e non sposano questi concetti di disciplina, onore, devozione, amore per la causa e per i propri fratelli.

Ci viene insegnato che viviamo completamente a caso, senza uno scopo. Ci viene insegnato a pensare a noi stessi. Ci viene consigliato di fregare l’altro, se è possibile. Ci viene insegnato che possiamo ricoprire un ruolo che spetterebbe ad un altro. E per ultimo ma forse più importante, veniamo abituati ad essere massa, quindi a pensarla tutti allo stesso modo e a non prenderci responsabilità più grosse di quelle che non si prenderebbe un criceto nella ruota.

Ecco lo scritto di qualcuno che era al servizio del Piano ed ha descritto la nostra Comunità odierna (massificata) e la possibile ed auspicabile Comunità del Futuro:

“Se una comunità è formata da nullità, anche il risultato sarà nullo, perché cento imbecilli messi insieme non ne fanno uno furbo.

Le prediche troppo tonanti e insistenti sulla comunità inducono l’individuo a dimenticare che egli non porta altro contributo alla società se non quello della propria inutilità.

Il fatto di appartenere a un’organizzazione che conta centomila membri, non è affatto prova del proprio valore, anche se i membri fossero milioni.
E se io mi credessi chissà chi per il fatto di essere uno dei membri, aggiungerei al mio non-valore l’illusione di valere troppo.

Poiché nella massa succede, secondo le leggi della psicologia ad essa relative, che anche il migliore perda valore e importanza, è doppiamente rilevante essere in solido possesso di buone qualità per non recar danno alla comunità di cui si fa parte.

Invece di parlare troppo di senso comunitario, è molto più importante appellarsi alla maturità e alla responsabilità del singolo.
Chi è capace di assumersi la responsabilità di sé stesso, sarà anche consapevole dei suoi obblighi verso la comunità.”

C.G. Jung
“Ritorno alla vita semplice”
Maggio 1941
Opere X

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