In Usa le bande dei ‘Black lives matter’, attivisti che protestano per le violenze – presunte – della polizia nei confronti degli afroamericani e che chiedono maggiori diritti per essi, diventano sempre più violente.
Sembra che non si accontentino più di sfasciare le vetrine e sbraitare contro la gente comune (che non ha fatto nulla e non ha trattato male nessun afroamericano).
Adesso lanciano insulti ai passanti solo per il fatto di essere “bianchi” e addirittura obbligano le persone a sostenere il loro movimento.
Ne stanno succedendo davvero tanti di episodi. Uno eblematico è questo:
“Un’ aggressione e intimidazione operate nei confronti di una ragazza, anche lei al ristorante e “rea” di non voler alzare il pugno. A minacciarla sono un gruppo di attivisti, principalmente bianchi, che le urlano in faccia “silence is violence” e “no justice no peace”. Si arriva praticamente al contatto fisico”.