FAKE NEWS MEDIA: METODO DELLA CONFUSIONE

Sulla ragazza di Genova i Fake News Media insistono.
Come vi dissi, l’evento ha fatto rumore e i Fake News Media non avevano modo per ignorarlo.

Ci sono due modi di lavorare dei Fake Media per insabbiare un caso scomodo:

– Ignorare il caso, fare finta che non sia mai esistito: se la Tv non lo dice, non esiste;
– Parlarne troppo e utilizzando testimonianze contrastanti in modo da generare confusione.

Nel caso della ragazza di Genova stanno utilizzando il secondo metodo.
Per altri giovani deceduti, stanno utilizzando il primo metodo. Infatti apprendiamo della loro morte (spesso per embolia cerebrale o polmonare) dai giornaletti locali o per passaparola.

I Fake News Media utilizzano un’altra tecnica comunicativa:

sfruttano l’evento a loro vantaggio.

Anche i Patrioti fanno così. I Patrioti sono costretti a farlo perché è già il metodo dei Fake News Media.

I Fake News Media attualmente stanno cercando di scaricare le colpe sui medici e sulla famiglia della ragazza.
Con le masse de-mentizzate ci riusciranno, perché bisogna confondere fino a quando c’è “l’onda emotiva”.

Non appena l’onda emotiva sarà passata e non sentiremo più un legame affettivo nei confronti della vicenda – dopo che i Fake Media hanno creato confusione per giorni – di punto in bianco smetteranno semplicemente di parlarne e il caso finirà nel dimenticatoio.

Ad esempio, come stanno agendo per togliere ogni responsabilità ai farmaci che curano i sani?
Le stanno dando tutte ai genitori e ai medici.

Prima si sono inventati che i genitori avessero nascosto malattie genetiche della ragazza. Perché mai un genitore dovrebbe farlo?
Sono anche furbi perché sono disposti a rettificare, scaricando così le responsabilità del loro mentire spudorato.

Una volta che la narrazione è stata smentita, ma le masse già hanno cominciato a dare la colpa ai genitori e non al farmaco che cura i sani, i Fake News Media sono passati ad attaccare i medici.

Ecco come ne hanno parlato:

La ragazza era arrivata al Policlinico alle 5 e sei minuti di domenica scorsa, trasferita dall’ospedale di Lavagna dove era stata sottoposta a due Tac: dimessa dopo la prima che non aveva evidenziato la situazione della trombosi in atto.

In pratica i Fake Media stanno cercando di incolpare i medici, accusandoli di non aver saputo valutare le Tac:
“Non è colpa del farmaco che cura i sani, sono i medici che se avessero intercettato la Trombosi, si sarebbe potuta salvare”.

Benissimo, chiariamo un’ultima cosa:

Se un farmaco ti fa venire una trombosi, non me ne può fregar di meno se la ragazza avesse delle patologie o il medico è stato distratto, il farmaco fa venire effetti avversi gravi.

Molte persone mi hanno detto: “Ma la ragazza ha fatto male a fare terapia ormonale”.

Adesso è colpa della ragazza?

Se una persona è sana e dopo aver fatto il farmaco che cura i sani muore, è colpa del farmaco.
Se una persona ha una patologia e dopo aver fatto il farmaco che cura i sani muore, è colpa del farmaco.

Volete scagionare questo farmaco a tutti i costi.
Che tu abbia patologie o che tu sia sano, se prendi un farmaco e poi crepi, è totale colpa del farmaco.
Perché?

Perché se non avessi preso quel farmaco saresti ancora vivo.

Precedente PENNSYLVANIA ESPOSIZIONE MODE ON Successivo LA DEPUTATA TAYLOR GREENE INTRODUCE IL FIRE FAUCI ACT

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.