FACEBOOK CAMBIA NOME: SI CHIAMERA’ META

Poche ore fa, Mark Zuckerberg posta questa foto e scrive solo:
“Ciao Meta”.

Come ho già spiegato, tutti i Ceo (Chairman) principali si stanno dimettendo e non è poco. I Patrioti lo dicono da anni ma pochi ci hanno creduto. Adesso i Ceo si dimettono, eppure ancora molti la considerano poca roba … Svegliatevi! E’ uno Tsunami!

Un’altra cosa che ho spiegato, dopo l’allontanamento violento e antidemocratico del Presidente degli Stati Uniti dai Social Network, è la controffensiva dei Patrioti.
Come ci siamo detti, il Piano prevedeva “la sconfitta” elettorale e Social del Commander.
Era necessaria questa situazione di “grande precipizio” per poter Esporre i nemici dei popoli e Big Tech.

L’unico modo sicuro che hai per accusare qualcuno, è fargli compiere il misfatto. E’ avvenuto.
Questo sta comportando la distruzione dei Social: il 7 Novembre si è annunciato un abbandono mondiale di Facebook. Migliaia di utenti si dis-iscriveranno dal Social blu per protesta. Distruzione dei Social MODE ON.
Gli scandali di Istagram (sembre della galassia Zuckerberg) di come crea dipendenze negli adolescenti e di Facebook, riguardo le elezioni presidenziali 2020 (avrebbe interferito pesantemente facendo propaganda per Joe Biden), stanno gettando sempre più discredito sui Social generalisti e le azioni crollano di valore.

Tutto questo ha permesso ai legislatori americani di agire: il Congresso metterà mano alla sezione 230. Significa che presto i Social saranno regolamentati: la politica tornerà ad avere supremazia sulla Rete.

Ottimo lavoro Patrioti.
Tutto quello che avevamo predetto mesi di anticipo sta avvenendo. Eppure come al solito, per molti di voi, non sta accadendo nulla.
E non avete ancora visto tutto…

NIENTE PUO’ FERMARE QUELLO CHE STA PER ARRIVARE:

“Facebook vive ormai in uno stato d’assedio permanente mentre il Congresso prepara leggi per regolamentare le imprese della Silicon Valley a partire dalle reti sociali. Per Mark Zuckerberg la pressione è diventata asfissiante.

Cosa succederà, reputazione a parte, a Facebook? Qui è tutto molto più incerto: in Congresso sono in corso su vari fronti tentativi di portare avanti limitate iniziative bipartisan ma, ad esempio, sulla Section 230, la norma che garantisce alle reti sociali totale immunità per i contenuti pubblicati.

Con sullo sfondo la possibilità che Zuckerberg, ormai divenuto un bersaglio troppo ingombrante, lasci la guida operativa a un altro manager (come hanno fatto tanti prima di lui, da Jeff Bezos a Bill Gates).

Il Congresso, poi, prima di introdurre vincoli e regole di comportamento che potrebbero essere contestate sul terreno del diritto alla piena libertà d’espressione, potrebbe obbligare le aziende di big tech ad essere più trasparenti non solo sui dati di bilancio, ma anche sulle conseguenze sociali e politiche delle loro attività, visto che questi gruppi sono ormai diventati uno Stato nello Stato”.

(Corriere della Sera)

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