Settore dell’auto:
I dirigenti di Ford hanno annunciato che sospenderanno le operazioni in Russia perché “profondamente preoccupati per la situazione in Ucraina”.
General Motors ha invece deciso di interrompere le esportazioni in Russia “fino a nuovo avviso”.
Toyota sospenderà anche la produzione in loco a causa di “interruzioni nella catena di approvvigionamento“.
La tedesca Volkswagen ha preso un’analoga decisione sia per la produzione in loco che per le esportazioni verso il mercato russo.
Tra le compagnie aeree, Boeing ha annunciato che sospenderà la manutenzione e la fornitura di supporto tecnico alle compagnie aeree russe.
Un’analoga decisione è stata presa da Airbus che ha anche stabilito la sospensione della consegna dei pezzi di ricambio alla Russia.
Apple ha fatto sapere di essere “profondamente preoccupata” per l’invasione in Ucraina, aggiungendo che smetterà di vendere i propri prodotti in Russia.
Settore energetico:
La società Equinor abbandonerà anche tutte le joint venture in Russia.
Exxon ha annunciato che lascerà il suo ultimo progetto rimasto in Russia e non investirà in nuovi progetti nel Paese.
Shell ha deciso di rinunciare agli investimenti congiunti con Gazprom.
TotalEnergies ha fatto sapere che non fornirà più capitale per nuovi progetti nel Paese.
Disney ha sospeso la proiezione dei suoi film in Russia.
Ikea ha chiuso negozi e acquisti dalla Russia e dalla Bielorussia.
Tutto questo può sembrare negativo.
In realtà la Russia sta riprendendo il controllo della sua nazione, mentre le aziende dei nemici dei popoli lasciano il suolo e agli oligarchi corrotti vengono confiscati i beni, le banche russe si ripuliscono dai titoli tossici, ricapitalizzandosi con acquisto di oro, mentre le banche straniere valutano seriamente di lasciare la Russia, perdendo così gran parte dei capitali e degli investimenti.
Tutto questo alla Russia farà bene.
All’Europa meno.
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