DECRETO RIMPATRI SICURI

Di Maio è l’ unica persona di cui ancora mi fido in questo Pseudo Governo rosso-giallo. Ha centrato il punto sul problema immigrazione. Bisogna rispedire a casa tutti i clandestini che non possono stare qui ed al contempo scoraggiare le future partenze. Inoltre ha criticato l’ idea idiota della redistribuzione.

Questo decreto interministeriale fatto dal ministero degli affari esteri (Di Maio), della Giustizia (Bonafede) e degli Interni (Lamorgese) si occuperà di rimpatri. Dice Di Maio in conferenza stampa:

“Sapete bene come la penso: non credo che la redistribuzione dei migranti negli altri paesi europei sia la soluzione definitiva. Ci aiuta solo a gestire il problema come Europa, e non solo più come italia. Se abbiamo persone che non possono stare qui, dobbiamo fare molto di più per i rimpatri.

I paesi che riceveranno richiesta di rimpatrio dall’ Italia sono: Algeria, Marocco, Tunisia, Albania, Bosnia Erzegovina, Capoverde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Senegal, Serbia, Ucraina.
Perchè vi ho letto questo elenco?
Perchè su un totale di 7 mila arrivati nel 2019, un terzo appartengono ad uno di questi paesi. Per questi acceleriamo le procedure di rimpatrio e le portiamo da 2 anni a 4 mesi. È un decreto che non urla, ma fa i fatti.

Abbiamo nel Governo Giallo-verde fatto un fondo rimpatri di 50 milioni di euro. Lo aumenteremo. Dobbiamo stabilire delle relazioni molto più forti con i Governi dei paesi che ho elencato, per accelerare i rimpatri.

Perchè l’ immigrazione non si risolve con la redistribuzione, perchè attenzione: se in un paese di orgine passa l’ Idea che tu non solo puoi venire (clandestinamente) in Italia, ma poi con la redistribuzione te ne puoi andare anche in Germania e in Francia, si rischia un pool factor (un motivo che motiva a partire ancor più persone). Lo step è fermare le partenze. Come si fermano le partenze? Con politiche di cooperazione, ma anche mandando il messaggio che “se non hai il diritto a stare qui, c’ è il sistema per rimpatriarti”.

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