CIAMPI E ANDREATTA

Nel 1981 Ciampi era Governatore della Banca d’ Italia e Andreatta ministro del Tesoro. Decisero (probabilmente per conto delle cancellerie straniere) di eseguire il famoso “Divorzio tra Banca d’ Italia e Tesoro”.

Fino al 1981 i canali di finanziamento del Tesoro (lo Stato italiano) presso la Banca d’Italia erano sostanzialmente due:

1) Il primo era il cosiddetto “Conto corrente di Tesoreria”, ovvero un conto corrente che lo Stato italiano deteneva presso la Banca d’ Italia. Lo Stato sul conto poteva anche “andare in rosso” e poi col tempo restituire i soldi.

2) Il secondo: La Banca d’ Italia acquistava tutti i titoli di Stato (Bot, Btp etc) che gli italiani non avevano acquistato, per dare allo Stato italiano ulteriori soldi per costruire, assumere, riparare.

Col famoso “divorzio” avvenne che quando il Tesoro italiano stampava i Titoli di Stato (foglietti di carta dati a persone o banche in cambio di contanti che servono all’Italia per costruire ospedali, scuole etc) non li poteva più vendere alla Banca d’ Italia, ma era obbligato a venderli alle banche straniere (quelli che oggi vengono chiamati “i mercati”).

L’Italia si trovava indebitata non con i cittadini italiani, non con la Banca d’ Italia, ma con le banche straniere.

Questo è il grosso danno fatto da Ciampi e Andreatta nel 1981 che passerà alla storia. Le istituzioni ovviamente per premiare Ciampi (del pessimo lavoro) lo fecero Presidente della Repubblica.

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