AGENDA GREEN: “TAGLIO DI FORNITURE E SERVIZI”

Bruxelles nasconde a malapena i suoi timori riguardo al fatto che l’ambizioso pacchetto, che darebbe all’UE la leadership globale nella trasformazione economica e sociale volta a combattere il cambiamento climatico, potrebbe scatenare un’ondata di malcontento pubblico che renderebbe impossibile raggiungere i nuovi obiettivi.

Alzeranno le tasse e in questo periodo di crisi (causato da loro) non ce n’era bisogno.

Bruxelles tenta di neutralizzare questo pericolo (rivolte) con la creazione di un fondo sociale dotato di 72 miliardi di euro. E chiede ai governi di destinare gran parte delle entrate derivanti dall’aumento della tassazione sul consumo di energia alle famiglie più povere.
Gli studi della Commissione prima delle proposte legislative riconoscono che “un aumento della tassazione sui combustibili fossili può avere un impatto maggiore sulle famiglie a basso reddito, in particolare per il riscaldamento”.

Cristina Monge, politologa e consigliere esecutivo della Fondazione Ecologia e Sviluppo (Ecodes), dice che “la transizione colpirà tutti i settori, anche quelli che non se lo aspettano, e ci saranno dei danneggiati, come in tutte le riconversioni”.

Ma leggi questo:

Secondo le stime di Oxfam, pubblicate alla fine dell’anno scorso, il 10% delle persone più ricche dell’UE è responsabile del 27% delle emissioni. Il 50% inferiore della popolazione è responsabile di un altro 27% dopo aver tagliato le emissioni di un quarto.

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