TESTIMONIANZA AD UN AMICO

“Scusate se può essere d’aiuto vi porto l’esperienza della mia famiglia che vive nella zona più colpita della Lombardia Bergamo:

Due fratelli, una sorella, più figli, tutti contagiati, tutti con febbre per quasi 10-12 giorni, malessere forte, sintomi qua e là, ma con tanta pazienza e pochissima tachipirina (per lasciar combattere al fisico con la febbre) e tanta fiducia e positività e nessun ospedale, né sono usciti tutti!

Poi è toccato a mio padre… Febbre alta e bassa, per 10 giorni finché ad un certo punto gli si è rialzata e abbiamo preteso una visita medica a casa. Sospetta Polmonite… Di corsa a fare rx in ospedale e poi tac… Confermata polmonite da Covid-19… Ha 80 anni anche se in gamba… Decisione medica: ricovero immediato in corsia finché si liberereranno posti in terapia intensiva!!!

A quel punto mio cognato (erborista eccellente) e mio fratello prendono da parte il medico del pronto soccorso e gli impongono di dire a mio padre che è tutto apposto, può andare a casa e deve solo usare ossigeno e cominciare gli antibiotici prescritti e che non è assolutamente grave… Ovviamente è una BUGIA (ha più del 50% della capacità polmonare compromessa tant’è che non sta nemmeno in piedi da solo).

Il viso irriconoscibile, occhi persi nel vuoto più di là che di qua… L’avevo voluto vedere in video chiamata prima che lo portassero in ospedale, ed ho faticato tremendamente per non scoppiare in lacrime, ed a fingermi sereno per non trasmettergli ulteriore paura. Aveva perso sua sorella due settimane prima nello stesso modo per cui si capiva dal suo volto che stava solo aspettando… Avete capito.

MA ASCOLTATE BENE IL FINALE!!!!!

Dopo le parole del medico, che finge molto bene, mio fratello vede cambiare colore e sguardo al viso di mio padre!!!!
Così partono di corsa verso casa, rassicurano mia madre, mentendo anche a lei, e corrono a cercare bombole d’ossigeno (ha la saturazione molto al di sotto del minimo tant’è che dorme anche da sveglio e non può respirare senza) e gli antibiotici… Quando lo vede mia madre dice: sembra star già meglio… Ma è solo l’atteggiamento di mio padre che è cambiato… Ora pensa di non avere chissà ché di grave e di sentirsi così solo per i giorni di febbre!!! lui non sa la verità!! non può parlare, camminare, ecc..
Ma da quel momento la rassegnazione diventa: “ok dai mi è andata bene passerà anche questa, porterò pazienza un altro po’”…
Cominciano l’antibiotico e l’ossigeno giorno e notte, e lui quando riesce a star sveglio collabora pienamente (e non più passivamente come prima) prendendo integratori, bevendo, e facendo tutto ciò che mio cognato è mio fratello gli dicono di fare.

Al terzo giorno la febbre sparisce, comincia di nuovo a parlare, riesce ad alzarsi da solo, ecc… Oggi è passata una settimana ed io ho potuto risentire la sua voce al telefono!! Abbiamo parlato e pure scherzato… Ha 80 anni per cui ci vorranno sicuramente altri giorni per una ripresa definitiva, ma per il momento siamo felici come non mai…”.

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